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Griffonia, l'erba del buonumore

La Griffonia simplicifolia è una pianta legnosa della famiglia delle Fabacee, diffusa principalmente nelle aree tropicali umide dell’Africa. L’estratto secco ottenuto dai semi maturi è ricco di 5-Idrossi-Triptofano (5-HTP), sostanza attiva impiegata in farmaci ed integratori alimentari.

Il 5-HTP, precursore della serotonina, è neurologicamente attivo grazie alla sua azione di incremento dei livelli di questo neurotrasmettitore, con effetti di regolazione del tono dell’umore e di aumentato senso di benessere.









Dosaggio

Solitamente è utilizzata in dosi da 50 mg ai 100 mg, in dose singola o suddivise in due dosi. Per la sua azione di diminuzione del senso di fame, è opportuno somministrarla dopo i pasti. E’ opportuno consultare il medico se sottoposti a trattamenti con inibitori della serotonina od altri farmaci che regolano i livelli di questo neurotrasmettitore per evitare sindromi serotoninergiche.




Biosintesi della serotonina

Il neurotrasmettitore serotonina è sintetizzato a partire dall’aminoacido L-Triptofano; Questo viene convertito in 5-HTP attraverso l’enzima . L’enzima provvede in seguito alla conversione del 5-HTP in serotonina. La serotonina viene degradata in Acido-5-Idrossi-Indoloacetico (5-HIAA) per azione dell’enzima .

Regolazione dell'appetito

Un recente studio[1] ha visto l’utilizzo di Griffonia simplicifolia (2,56mg di 5-HTP) 5 volte al giorno in 20 donne sovrappeso od obese (non depresse ne’ aventi disturbi alimentari), per 4 settimane. Si è rilevato un aumento della sazietà ed una riduzione dei disturbi da alimentazione incontrollata; l’incremento del senso di sazietà è risultato migliore quando al trattamento con il 5-HTP sono state associate diete e consigli sull’assunzione del cibo.

In uno studio in doppio cieco[2], ad un gruppo di 19 donne obese è stato somministrato o placebo o una dose di 5-HTP di 8 mg/kg, senza alcuna raccomandazione sulla dieta. Il gruppo trattato con 5-HTP ha mostrato una diminuzione dell’appetito ed una diminuzione del cibo assunto (con conseguente perdita di peso), senza incidere sul tono dell’umore. Questo studio ha dimostrato che l’assunzione di cibo si è ridotta da 2903 Kcal a 1819 Kcal (62% del valore basale) e mentre il gruppo trattato con placebo ha registrato una perdita di peso di 0.5Kg, il gruppo trattato con 5-HTP ha mostrato una perdita vicina a 1.5kg. In questo studio si è fatta una distinzione tra “aumento del senso di sazietà” e “diminuzione dell’appetito” e si è notato che il 5-HTP causa un aumento del senso di sazietà senza una concomitante diminuzione dell’appetito. Molti studi sono stati condotti sulle donne, probabilmente più suscettibili alle disfunzioni metaboliche della serotonina, tuttavia si registra anche uno studio[3] che ha coinvolto il genere maschile, suggerendo che gli effetti di questa molecola incidono su entrambe i sessi. Si osserva inoltre che il 5-HTP riduce il craving (desiderio bramoso) di carboidrati. Il sistema serotoninergico infatti gioca un ruolo importante nella scelta dei macronutrienti[4], in particolare in quei soggetti sovrappeso bramosi di carboidrati. E’ noto che l’aumento della attività serotoninergica gioca un ruolo importante nella riduzione del craving[5], così come una diminuzione della trasmissione serotoninergica ipotalamica causa una diminuzione del senso di sazietà ed un aumento dell’appetito[6].


Depressione

E’ riportato che la diminuzione dell’aminoacido L-Triptofano (precursore del 5-HTP) è correlata a depressione, come provato da studi sui livelli plasmatici di triptofano in persone depresse[7], [8]. La diminuzione dei livelli di L-Triptofano può dipendere da diversi fattori, ma comunemente è causata da una sua carenza nella dieta, da una upregolazione degli enzimi Indolamina 2,3-diossigenasi e Triptofano 2,3-diossigenasi che degradano il Triptofano o da altri processi che non determinano la sintesi della serotonina, causandone una significante carenza[9], [10]. La carenza dell’enzima Triptofano idrossilasi (che converte il Triptofano in 5HTP) risulta inoltre downregolata in casi di carenza di Magnesio, Vitamina B6, stress o eccessiva assunzione di Triptofano[11].


Sonno

Un supplemento di GABA, 5HTP, Valeriana officinalis ha dimostrato in uno studio randomizzato in doppio cieco[12] una diminuzione del tempo necessario per prendere sonno ed un miglioramento della qualità dello stesso.


Dipendenza / Sindrome da astinenza

Venti persone con sindrome da astinenza da alcol sono stati sottoposti ad un trattamento con 5-HTP (5mg), Glutamina (150mg), D-Fenilalanina (300mg), Calcio e Magnesio per 40 giorni in regime ospedaliero. Al termine del trattamento si è registrata una rilevante riduzione dei sintomi se paragonati al gruppo trattato con placebo[13].


Sicurezza e Tossicità


Molti studi hanno registrato una soppressione dell’appetito causata dal trattamento con 5HTP. Sono riportati maggiori frequenze di nausea rispetto al gruppo trattato con placebo[14], e nella maggior parte dei casi la nausea risulta essere l’unico sintomo rilevante[15]. Studi a breve termine hanno dimostrato che la nausea persiste durante il trattamento, mentre studi che superano 3 settimane hanno riportato che questo sintomo tende a sparire durante questo periodo[16].

Risultati clinicamente rilevanti

Non sono stati riportai effetti tossici per dosi minori o uguali a 50mg/kg peso corporeo. Comunque dosi di 100-200 mg/kg peso corporeo sono state associate a sindrome serotoninergiche in animali da laboratorio[17].

A dosi normali di 300 mg al giorno di 5-HTP, non sono stati rilevati effetti avversi e non è stata osservata sindrome serotoninergica nell’uomo anche se trattati con antidepressivi come gli IMAO[18], [19,20, 21, 22]. Dati i ristretti campioni, comunque è bene valutare questi studi come risultati preliminari. E’ bene sottolineare che un aumentata assunzione di 5HTP può causare un aumento urinario del metabolita 5-HIIA che è spesso utilizzato come marker diagnostico per il carcinoma (dovuto al fatto che in questi tumori si ha un aumento della conversione del triptofano in serotonina); per smentire un falso positivo è dunque preferibile misurare i livelli sierici di Cromogranina-A (in quanto i suoi livelli ematici non aumentano all’ aumentare dell’assunzione di 5HTP)[23].


Riferimenti

[1] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22142813

[2] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2468734

[3] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9705024

[4] http://wurtmanlab.mit.edu/static/pdf/466.pdf

[5] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8697046

[6] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7522410

[7] http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(73)93259-5/abstract

[8] http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(73)93259-5/abstract

[9] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1907934

[10] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/14592780

[11] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1430228

[12] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19417589

[13] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22397264

[14] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2468734

[15] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9705024

[16] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/2468734

[17] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16023217

[18] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/770365

[19] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6996430

[20] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8906292

[21] http://content.karger.com/Article/Abstract/118063

[22] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/6381336

[23] http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18209781

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