Antiossidanti da Mirtillo ed interazioni con gli alimenti
- dott. Niccolò Cucciolla
- 16 mag 2017
- Tempo di lettura: 1 min
Uno studio pubblicato su Free Radical Biology and Medicine ha evidenziato come l'assunzione di mirtilli in associazione con il latte sia in grado di diminuire l'assorbimento e conseguentemente l'attività delle sostanze antiossidanti riccamente presenti in questa bacca.

La ricerca è stata condotta su 11 volontari, 6 uomini e 5 donne, cui è stato richiesto di consumare, dopo un periodo di digiuno, 200 g di mirtilli con 200 ml di acqua e quindi a distanza di una settimana, 200 g di mirtilli con 200 ml di latte intero.
I soggetti sono stati sottoposti a prelievo di sangue rispettivamente: prima dell'assunzione dei mirtilli e successivamente ad un'ora, due ore, e cinque ore dall' assunzione.
I risultati hanno evidenziato che i mirtilli se presi da soli, determinavano un aumento dei livelli ematici di acido caffeico ed acido ferulico; diversamente se presi in associazione con il latte, la concentrazione dei due acidi fenolici nel plasma si riduceva notevolmente. Infatti solo un quantitativo di antiossidanti compreso tra l`1 e il 5% della quantità ingerita risultava biodisponibile in presenza di latte.
Un ulteriore studio pubblicato su Journal of Photochemistry and Photobiology B: Biology ha messo in luce il ruolo della proteina del latte alfa-caseina come inattivatrice dell'azione di sostanze antiossidanti quali Epigallocatechinagallato (EGCG), catechine (C), epicatechine (EC), Epigallocatechine (EGC).
L'interazione tra sostanze attive ed alimenti è un processo che va scrupolosamente analizzato per capire come e quando un attivo antiossidante possa svolgere al meglio il suo ruolo contro i radicali liberi.
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